L’azienda che si occupa di riciclo dell’alluminio ha ricevuto la visita di 4 classi della Scuola Media Pietro Conti di Cilavegna

Parona, 21/3/18 – Intals è una delle più importanti realtà italiane nel settore dell’alluminio secondario: la sua attività consiste nel recuperare tutti quegli oggetti di alluminio che non sono più utilizzabili e fonderli, per ricavare il metallo di cui sono fatti e che potrà poi essere impiegato per creare nuovi oggetti, in un ciclo virtuoso potenzialmente infinito. Oltre al valore industriale ed economico, questa attività ha una valenza altrettanto importante, che è quella educativa. In un mondo sempre più popolato e con consumi sempre più diffusi, la produzione di rifiuti e l’impoverimento delle risorse naturali sta diventando il vero grande problema per la sopravvivenza dell’umanità: bisogna imparare a vivere in modo più sostenibile per l’ambiente e per la società, utilizzando meno risorse e producendo meno scarti. Per raggiungere questo obiettivo bisogna compiere una profonda trasformazione nella mentalità e nelle abitudini di vita di tutti i cittadini, una vera e propria rivoluzione culturale in nome dell’economia circolare, il nuovo modello di sviluppo che anziché sfruttare indiscriminatamente le risorse naturali e generare rifiuti a ogni ciclo di consumo, punta a valorizzare gli scarti per trasformarli nella materia prima delle produzioni successive.

Questo profondo cambiamento sociale, che si fa sempre più urgente, deve sicuramente essere realizzato attraverso regole e leggi, come per esempio le norme per la raccolta differenziata dei rifiuti e quelle per la biodegradabilità dei materiali usati nelle confezioni, ma anche e soprattutto attraverso l’educazione, in particolare dei giovani che sono i futuri abitanti del nostro Pianeta. Intals crede tantissimo in questa propria missione, collaterale ma non di secondaria importanza rispetto a quella strettamente industriale della produzione di alluminio riciclato. In questo senso l’azienda di Parona ha sempre dato massima rilevanza alla propria responsabilità sociale, impegnandosi per diffondere nelle scuole i principi e i valori di questo atteggiamento più civile e sostenibile, e dando così un concreto contributo al territorio che dal 1997 ospita lo stabilimento. Da tanti anni i rappresentanti dell’azienda vanno nelle scuole a spiegare l’importanza del riciclo dell’alluminio, e lo stabilimento di Parona accoglie spesso le scolaresche per delle visite in cui i ragazzi si possono rendere conto direttamente di cosa significhi raccogliere, trattare, fondere e quindi recuperare questo metallo. Lo scorso 14 marzo si è svolta una di queste visite, sono arrivati 65 studenti di 4 classi di seconda media della Scuola Pietro Conti di Cilavegna: ai ragazzi è stata presentata brevemente l’azienda e poi sono stati portati tutti a vedere i vari impianti dello stabilimento, per comprendere l’intera filiera del trattamento dell’alluminio, da quando arriva sui camion carichi di rottami fino alla fusione nei lingotti che poi lasceranno Parona destinati a essere utilizzati dalle aziende che producono i più svariati oggetti di alluminio, magari diversi da quelli di partenza ma - ed è l’aspetto affascinante di questo metallo – realizzati con lo stesso materiale che prima era stato scartato.

Dopo il giro dello stabilimento, che come sempre ha generato grande curiosità e interesse nei ragazzi, è stata offerta a tutti una ricca merenda a conclusione della visita. La soddisfazione di questo genere di esperienze deriva dalla possibilità di accendere nei giovani la scintilla che li porterà a una maggiore consapevolezza e responsabilità, sia nel ragionare sui grandi temi dell’economia e della società, ma anche nell’affrontare le piccole pratiche di consumo quotidiane. E che quindi li renderà cittadini migliori.